Fondo Giuseppe Mentessi

Tra i fondatori dell’Unione femminile nazionale, Giuseppe Mentessi fu uno dei protagonisti della vita culturale, artistica e sociale della Milano a cavallo tra Ottocento e Novecento: pittore e docente presso l’Accademia di Brera fu amico intimo di Ersilia Bronzini e Luigi Majno e, come loro, impegnato in attività assistenziali ed educative in favore delle classi lavoratrici.

Estremi cronologici

1746 – 1961

Consistenza

Buste 21

Descrizione del fondo

Il fondo conserva le carte del pittore Giuseppe Mentessi, donate all’Unione femminile nazionale nell’anno 1997, da Luigi Majno – figlio di Edoardo ed Elda Bernstein e nipote di Ersilia e Luigi – insieme al grande complesso di fondi conservato in Unione femminile denominato Archivio Famiglia Majno.

La documentazione è costituita da corrispondenza, documenti personali e di famiglia, documenti relativi all’attività lavorativa (privata e come insegnante), documenti relativi a mostre ed esposizioni, e periodici raccolti e conservati dal pittore.

Particolarmente corpose e rilevanti le due serie della corrispondenza, la prima frutto del rapporto trentennale con la famiglia Majno, la seconda con il resto dei corrispondenti, tra cui pittori, artisti ed ex allievi con cui aveva mantenuto rapporti.

A conclusione del fondo è stata inserita la documentazione che Edoardo Majno, erede di Mentessi, aveva raccolto e conservato insieme alle carte del pittore dopo la sua morte.

Soggetto produttore

Giuseppe Mentessi

(Ferrara, 29 dicembre 1957 – Milano, 14 giugno 1931)

Nato a Ferrara in una famiglia modesta, Mentessi frequentò i primi corsi di ornato e assonometria nella sua città natale, per poi trasferirsi a Milano per proseguire gli studi presso l’Accademia di Brera.

La sua carriera come professore presso l’accademia iniziò nel 1880 con la nomina ad assistente di Luca Beltrami e proseguì con la nomina a professore per i corsi di geometria elementare.

Del 1894 sono i primi rapporti dell’artista con la famiglia Majno che porterà avanti tutta la vita, arrivando a considerarli come una seconda famiglia (nominerà Edoardo, l’avvocato figlio di Luigi ed Ersilia, suo erede universale).

L’attenzione per il sociale di Mentessi fu sempre evidente nelle sue opere, soprattutto dopo i tragici avvenimenti del 1898 a Milano. Ne sono testimonianza, tra gli altri, i dipinti Ora triste, Panem nostrum quotidianum, Lagrime, presentati a diverse esposizioni nazionali e internazionali.

Fu tra i fondatori dell’Unione femminile nazionale e nel 1902 venne incaricato dall’Unione della direzione della Scuola festiva di disegno professionale per le piccole lavoratrici, le cosiddette “piscinine”.

A questa esperienza educativa sarà ispirata la pubblicazione didattica Insegnamento razionale dei primi elementi del disegno con esempi di applicazione professionale.

Quasi al termine della sua carriera artistica, nel 1930 si dedicò alla decorazione della facciata dell’Asilo Mariuccia di Milano, l’istituzione per la tutela e il recupero di bambine e ragazze esposte al pericolo della prostituzione, fondata da Ersilia Majno. Anche alle ricoverate dell’asilo l’artista prestò la sua opera di insegnante.

Mentessi morì a Milano il 14 giugno 1931; il corteo funebre partì dall’Asilo Mariuccia e giunse al Cimitero Monumentale, dove fu temporaneamente inumato. Il 15 giugno 1933 le ceneri del pittore furono trasportate al Cimitero della Certosa di Ferrara, dove riposano accanto a quelle della madre Teresa.

 

Conferenza di presentazione del fondo (23 marzo 2022)

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