Novità in biblioteca 4/25
La biblioteca dell’Unione femminile nazionale è in Corso di Porta Nuova 32 a Milano. Qui trovi testi, ipertesti, accoglienza e accompagnamento nella tua ricerca. Orari e modalità di accesso

Il voto alle donne. Una storia globale

A cura di Raffaella Baritono e Vinzia Fiorino (Il Mulino, 2025)

Nigeria, Sudafrica, Tunisia, Cile, Messico, Stati Uniti, India, Iran, Turchia, Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Russia e Finlandia: tanti sono i paesi in cui si snodano i capitoli di questo libro, in cui un gruppo di storiche contemporaneiste e di genere fa il punto su una storia globale ancora in corso, incrociando il metodo della storia di genere e con un approccio de-coloniale.

#saggistica #storia #diritti

È tutta Italia la Patria mia”. Libri scolastici e altre testimonianze di scuola (1860-1960)

Rossella Coarelli (Ronzani, 2025)

L’autrice, bibliotecaria e storica dell’editoria, delinea una panoramica dei cambiamenti occorsi alla produzione editoriale scolastica nell’arco di tempo compreso tra gli anni della formazione dell’identità nazionale e quelli in cui, nella nuova Italia repubblicana, l’educazione civica entra a far parte dei programmi scolastici. Considerata “materiale minore”, questo tipo di produzione editoriale si rivela una eccezionale testimonianza storica per comprendere il ruolo della scuola (e di tutti i suoi attori) nei processi di formazione di valori collettivi.

#saggistica #storia #scuola #fascismo #democrazia

Chi ha paura delle donne. Libertà femminile e questione maschile

Cecilia D’Elia (Donzelli, 2025)

Nella nostra società c’è una “questione maschile”, che è insieme permanenza di privilegi e reazione, anche violenta, alla loro messa in discussione. Da questa constatazione prende avvio la riflessione di Cecilia D’Elia – femminista, senatrice e vicepresidente della Commissione bicamerale sul femminicidio, che ripercorre la propria esperienza nei movimenti e nelle istituzioni per ragionare sulla politica delle donne e individuare i rischi del discorso pubblico italiano

#saggistica #violenza di genere

Femminismi. Una storia globale

Lucy Delap (Oscar, 2023)

Globale è anche l’approccio della storica Lucy Delap nel mostrare i molteplici volti del femminismo, da oriente a occidente da nord a sud. L’autrice non si muove per aree geografiche ma per topoi, concetti che fungono da schema narrativo: i femminismi globali sono raccontati attraverso sogni (le utopie), idee (le innovazioni intellettuali), spazi (quelli fisici di cui le femministe si sono appropriate per esercitare l’attivismo e trovare riparo), oggetti (i modi materiali in cui circolano le idee), mode (perché il look è anche simbolo), sentimenti (repressi e liberati), azioni (strategie, esperienze e tentativi), canzoni (che effetto fa ascoltare il femminismo?).

#saggistica #scuola #femminismo

Dietro la cattedra, sotto il banco. Il corpo a scuola

Lea Melandri, Cattive maestre (Prospero, 2024)

Cattive maestre è un collettivo di insegnanti della scuola pubblica nato nel 2015, durante le proteste contro l’approvazione della legge 107/2015 (decreto cosiddetto “Buona scuola”) ed è composto da docenti precarie e in ruolo. Lea Melandri (Fusignano 1941) ha insegnato in vari ordini di scuole e nei corsi per adulti, continua a tenere corsi ed è tra le intellettuali più influenti del femminismo italiano. Insieme hanno lavorato a questa raccolta di scritti sui corpi nella scuola, corpi di studenti e insegnanti, che è anche una riflessione sul ruolo dell’educazione e delle educatrici nel portare i temi del femminismo tra i banchi.

#saggistica #storia #femminismo

Lettura facile

Cristina Morales (Guanda, 2018)

Quattro giovani donne condividono un appartamento con un bel terrazzo a Barcellona. La loro vita, però, è tutt’altro che semplice. Nati, Patri, Marga e Àngels sono legate da un rapporto di parentela e da quella che la medicina e lo Stato definiscono disabilità intellettiva. Questo romanzo di Cristina Morales, il suo primo pubblicato in Italia, è un manifesto contro la violenza dell’etero-patriarcato presente nella nella società e nelle istituzioni, ma anche una celebrazione del corpo, della sessualità femminile e un inno alla capacità rivoluzionaria del linguaggio, che può essere un potente strumento anticonformista.

#narrativa