Antoniella Olivieri, Due patrie, ed. MnM print, 2020
“Eh… Che vuoi farci. Hai anche tu un po’ del sangue di nonna Ermelinda nelle vene!”
Nota introduttiva di Antonella Olivieri
Questa è la frase che in famiglia è sempre stata rivolta a chi ha fatto scelte coraggiose o anticonformiste. Il mito di Ermelinda è da generazioni presente nella sua discendenza femminile. O meglio, in una parte della sua discendenza: altri nipoti e pronipoti su di lei hanno maturato giudizi più critici e il mito si è adombrato.
Come in tutte le saghe familiari, la vicenda umana della bisnonna ha assunto nel tempo toni drammatici ed epici, e a volte ne ho sorriso.
Rimane una vecchia foto inviata da oltre oceano che mostra una persona asciutta, il volto serio e un po’ duro.
Un giorno la curiosità mia spinto a comporre il suo nome sulla tastiera del computer, e dall’archivio digitalizzato dell’università di Pavia è emerso lo scherno dato dell’iscrizione di Ermelinda Moggia di Ziano alla Scuola di ostetricia nel 1890
Può sembrare strano, ma l’arido dato burocratico è stato fecondo, ha ridato carne sangue a una donna, alle sue scelte non usuali per l’epoca, ai suoi progetti, i sogni, alle sue sofferte e controverse decisioni che hanno portato lei, insieme a figli e figlie, lontano dal paese d’origine.
Decine di aneddoti tramandati in famiglia si sono composti come tessere di un puzzle.
Il mosaico si è via via arricchito con la rilettura di qualche lettera dall’Argentina e il recupero di altre foto che ritraggono volti in gran parte sconosciuti.
Ci sono stati vuoti da colmare è un ambiente, un contesto non solo familiare da ricostruire. Un aiuto prezioso è giunto dalla lettura del libro di Daniela Franchetti la scuola Ostetrica Pavese tra otto e novecento.
Mi sono calata infine nella storia di quelle scelte audaci, riallacciando un legame che credevo definitivamente interrotto. Ho così ritrovato una parte delle mie radici.
Antonella Olivieri è nata e vive a Milano. Per anni è stata insegnante di Lettere nella scuola media. Attualmente lavora come formatrice, soprattutto nel campo dei disturbi specifici dell’apprendimento. In tale ambito, è autrice e coautrice di articoli e testi di didattica pubblicati da diverse case editrici. Appassionata di storia, è membro dell’associazione Iris (Insegnamento e Ricerca Interdisciplinare di Storia) e di Clio ’92 (Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia). Collabora con l’Università della terza età di Bollate, Garbagnate, Novate e con Milanosifastoria, rete e progetto di divulgazione della storia sul territorio, con un’ottica non solo locale.