Tesi di laurea di Alice Villano, relatrice Alessandra Decataldo, controrelatrice Brunella Fiore.

Università degli studi di Milano-Bicocca, Dipartimento di scienze umane per la formazione “Riccardo Massa”, Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria. Anno accademico 2017/2018

L’obiettivo dell’autrice è di indagare la rappresentazione dei personaggi di genere femminile nei film della Walt Disney Pictures, una delle principali case produttrici di film tratti dalle fiabe ed indirizzati ad un pubblico di bambine e bambini.

Interrogativi che hanno orientato la ricerca: individuare le differenze tra le prime principesse Disney e le attuali, sia nella loro caratterizzazione estetica che caratteriale; analizzare se l’iter rappresentativo della Walt Disney Production si evolve nel tempo o è rimasto cristalizzato.

L’ipotesi che da Biancaneve ai sette nani a Oceania si notino gli effetti di un cammino emancipatorio – descritto nei primi capitoli – che riguarda le “principesse beniamine di milioni di bambini e bambine”. La ricerca è condotta su tredici film che hanno come protagonista una principessa, suddividendo l’analisi in tre fasi, prendendo a riferimento il lavoro di Juliana Garabedian (2014): dal 1937 al 1959, in cui domina lo stereotipo della casalinga; dal 1989 al 2010, “incentrato su una protagonista femminile che sperimenta la necessità di liberarsi dai legami sociali” ma in cui comunque, alla fine, “la sua felicità dipende dal suo ritorno al ruolo che ci si aspetta dalle donne, che sia una principessa docile o una moglie asservita” (p. 55); dal 2012 al 2016, in cui la protagonista femminile rompe con il modello delle fiabe in cui “la principessa non ha bisogno di un uomo per vivere felice e contenta”.

Il metodo seguito nella ricerca è quello proposto da Gianni Losito, L’analisi del contenuto nella ricerca sociale, con una scheda di analisi che permetta di raccogliere sia gli aspetti legati all’esteriorità che quelli legati alla interiorità, sentimenti, aspirazioni e valori su cui è basato l’agire dei personaggi.

Le conclusioni tratte dalla ricerca:

Dopo decenni in cui Disney ci ha propinato giovani donzelle in pericolo, ora finalmente ha fatto una serie di film con forti personaggi femminili. Non è solo l’immagine femminile ad essere cambiata, ma anche quella maschile. Infatti, mentre i primi lungometraggi presentano principi belli, coraggiosi e valorosi, secondo l’immagine stereotipica e tradizionale di uomo diffusa, negli ultimi film il pretendente tende ad essere un “uomo di carne ed ossa”, con i suoi difetti e le sue debolezze, oppure scompare completamente.