Indagare la prostituzione attraverso la domanda dei clienti. E’ la ricerca, utile e importante, condotta da Giorgia Serughetti, nel libro pubblicato di recente nella collana sessismo&razzismo di Ediesse.

Le premesse da cui l’autrice muove la sua indagine.

  • All’emancipazione sessuale ed economica delle donne non è conseguita una riduzione della prostituzione, fenomeno tanto millenario quanto cangiante nei tempi e nei luoghi ed oggi più vivace nei nuovi media e nelle dinamiche della globalizzazione.
  • La domanda di prostituzione è multiforme e non si spiega soltanto con il patriarcato o con la patologia di alcuni.

 “Una pluralità irriducibile” è quanto si presenta allo sguardo di chi osserva la relazione di scambio sesso-denaro dal punto di vista delle donne prostitute o prostituite (in questa ricerca non si prende in considerazione la prostituzione omosessuale o transgender). Dalle schiave sessuali vittime di tratta alle sex worker per scelta, l’arco delle possibilità è variegato ed invita a guardare senza pregiudizi. L’autrice offre in questo senso una valida disamina dei filoni di indagine e riflessione e delle relative autrici di riferimento.

La stessa pluralità irriducibile è presente dal lato cliente, a volerla osservare. Ed appunto la novità che l’autrice ci propone, partendo da un’analisi degli studi di genere sulla mascolinità. Anch’essi un fatto recente:

Rispetto alla ricerca teorica ed empirica sulle prostitute, quella sui clienti sconta un ritardo secolare. Lo stesso ritardo che ha conosciuto, nel mondo accademico, l’emergere e lo strutturarsi di una branca di studi sul maschile (masculinity studies o studies on masculinity), rispetto alla nascita dei women’s studies, così come l’attivismo degli uomini rispetto alle questioni del proprio genere rispetto a quello delle donne.

Mentre gli studi di genere al maschile hanno l’obiettivo di decostruire la mascolinità ed inserirla in una dinamica storica, non sempre questo avviene negli studi empirici sul clienti, in cui la domanda di prostituzione è letta in continuità con il passato.

Bisogno, controllo, piacere

Sono le tre parole chiave, secondo l’autrice, per rispondere alla domanda sul perché tanti uomini pagano per il sesso ed entrare nel merito di queste chiavi interpretative può aiutarci a comprendere le trasformazioni della mascolinità.

Trasformazioni che procedono in tre sensi: resistenza del sistema di dominazione maschile, crisi dei modelli tradizionali di identificazione maschile, cambiamento della sessualità, dei desideri delle relazioni nella società dei consumi.

Su questi tre piani l’autrice sviluppa il nocciolo della sua indagine,  che si muove sul solco di Focault: la sessualità come costruzione discorsiva, il mercato come generazione e riproduzione di potere sui corpi. In questo modo Giorgia Serughetti ci coinvolge in un viaggio nelle profondità della cultura contemporanea.

Giorgia Serughetti, prefazione di Maria Rosa Cutrufelli, Uomini che pagano le donne. Dalla strada al web, i clienti nel mercato del sesso contemporaneo, Ediesse, 2013

E.C.