Il 30 gennaio 2013 all’Unione Femminile Nazionale veniva commemorata – a trent’anni dalla scomparsa – Bianca Ceva, insegnante, antifascista, partigiana.
In queste pagine sono raccolti gli interventi dei relatori, chiamati quel giorno a raccontare Bianca e i suoi ideali attraverso i ricordi di una conoscenza personale.
Fra loro il nipote Lucio, cui si deve il deposito presso l’Unione Femminile delle carte di Bianca Ceva e della sorella Adele, entrambe socie e collaboratrici per lungo tempo dell’istituzione
milanese.
Alle parole dei relatori seguono quelle del pubblico, intervenuto numeroso e commosso alla rievocazione, e che ha voluto lasciare un ricordo scritto della “professoressa Ceva”: ex allievi,
conoscenti, persone che hanno conservato nel cuore la memoria di Bianca e dei suoi insegnamenti.
In chiusura trovano posto una nota biografica a cura di Lucio Ceva Valla, brevi note sugli archivi di Bianca e Adele Ceva e la riproduzione di alcuni documenti tratti dagli stessi archivi e conservati
presso l’Unione Femminile Nazionale.
Questa piccola raccolta di memorie ha un duplice scopo: ricordare Bianca Ceva e quel pomeriggio del 30 gennaio 2013, così partecipato e così autenticamente sentito; dare quindi la possibilità a chi non c’era di conoscere Bianca e gli altissimi ideali cui si ispirava e che non ha mai smesso di trasmettere.
E. G.