La passione per le storie
Arturo Colombo, educatore civile

RICORDO A PIÙ VOCI

Milano, 24 ottobre 2017, ore 17.30
Sala Auditorium, ingresso da via San Barnaba 48

A un anno dalla scomparsa, l’Umanitaria ricorda uno dei suoi più autorevoli consiglieri, Arturo Colombo (1934-2016). Focus dell’incontro, un aspetto fondamentale del suo iter umano e professionale, quello di educatore civile:
nelle aule universitarie (a Pavia e Firenze), con gli articoli giornalistici (su “il Resto del Carlino”, il “Corriere della Sera”, la “Nuova Antologia”, il “Corriere del Ticino”), come organizzatore di cultura (per l’Associazione Mazziniana Italiana, l’Umanitaria, la Libreria Tikkun).

Essere “educatore civile” Colombo lo aveva imparato frequentando assiduamente i suoi maestri: da Vittorio Beonio-Brocchieri (di cui fu successore alla cattedra di Storia delle dottrine politiche a Pavia) a Norberto Bobbio (con cui intrattenne per tutta la vita un rapporto di stima reciproca, intenso e costante), da Riccardo Bauer (conosciuto negli anni ’50 e poi frequentato fino alla morte nel 1982) a Giovanni Spadolini, di cui fu stretto collaboratore per oltre un ventennio. Da questi maestri attinse il metodo di lavoro, il rigore della ricerca, la dialettica argomentativa. Con un punto fermo: cercare sempre di confrontarsi con gli altri, di “capire e aiutare a capire” – soprattutto i giovani – senza trincerarsi dietro preconcetti e pregiudizi, contro il conformismo e la volgarità delle mezze verità, al contrario come coscienza critica, autorevole e super partes.

Dalle sue carte private: “Se ripenso alla mia esperienza, non dico di averla avuta sempre, ma riconosco che, se sono riuscito ad affermarmi, è perché non ho mai rinunciato a lottare, sicuro che gettare la spugna è la peggiore delle rinunce, sul piano etico prima ancora che su quello personale e professionale“. 

INTERVENGONO

Gianfranco Ravasi, Salvatore Veca, Annita Garibaldi Jallet

Modera Alessandro Zaccuri.

Letture di Silvano Piccardi