Con l’inizio del nuovo anno e con la riapertura della biblioteca, arrivano i numeri di Leggendaria e Pedagogica, due delle riviste in abbonamento che potete leggere in sede. Sono entrambi sul tema delle migrazioni e dei migranti. Li leggiamo mentre l’opinione pubblica riflette sulla notizia delle centinaia di donne che hanno denunciato di essere state aggredite a Colonia e in altre città tedesche
Leggendaria. “Nel clima delle feste di Fine Anno, la copertina di questa Leggendaria potrà forse apparire come un pugno nello stomaco: l’annegamento di tanti migranti nel Mediterraneo – nelle acque dell’Egeo tra Turchia e Grecia o sulle rotte che partono dal Nord Africa – ha assunto ormai una dimensione così drammatica da poter fare legittimamente un paragone con la tragedia dei desaparecidos. Parliamo anche di questo nel nostro “Tema”, curato da Bia Sarasini, e di quelle decine di migliaia di uomini donne e bambini che sono accampati al freddo o chiusi in centri di detenzione lungo i confini balcanici della traballante Fortezza Europa. Ma allo stesso tempo vi raccontiamo di alcune delle molte iniziative di accoglienza organizzate dal basso nelle città italiane – e non solo” (dall’editoriale di Annamaria Crispino)
“A spostarsi, dicono i dati Onu, è il 3 per cento della popolazione mondiale. 232 milioni circa nel 2013 che probabilmente oggi sfiorano i 240 milioni. Di questi solo il 7 per cento sono rifugiati politici. La prima meta è il Paese più vicino, quello confinante. I primi dieci paesi ad essere scelti sono nell’ordine: Stati Uniti, Russia, Germania, Arabia Saudita, Canada, Regno Unito, Spagna, Francia, Italia, India. Negli Usa arrivano, sempre nel 2013, 42milnioni 788 mila persone, in Germania 10milioni 758mila. In Spagna e Regno Unito quasi 7 milioni.
In Italia sono più o meno 5 milioni, circa 123 mila gli arrivi del 2015; in Grecia per esempio si calcola siano 358 mila. I primi dieci paesi da cui si parte per cercare una vita migliore sono, nell’ordine: Messico, India, Russia, Cina, Ucraina, Bangladesh, Pakistan, Regno Unito, Filippine, Turchia.” (dall’articolo introduttivo di Bia Sarasini)
Editoriale e sommario di Leggendaria n. 114/2015
Pedagogika. “Intorno alle parole migranti, immigrati, rifugiati, profughi si sono generate confusioni che sono state cavalcate politicamente da alcuni nostri politici irresponsabili, assolutamente incapaci di mettersi nei panni di quegli esseri umani costretti a lasciare la loro terra, il loro mondo” (dall’editoriale di Maria Piacente)
La parola a ragazzi e ragazze. Tra i molti articoli di questo numero di Pedagogika, segnaliamo le interviste realizzate da due ragazzi dell’ultimo anno della scuola superiore rivolte a professori e compagni delle classi IV e V di alcune scuole di Rho e Legnano nella provincia di Milano. Queste sono state le domande:
- Negli ultimi mesi siamo stati bombardati da notizie riguardanti migranti, sbarchi, popoli in fuga … Sei a conoscenza dei fatti? È una questione che ti interessa? Perché?
- Secondo te quali sono le motivazioni che spingono queste persone a migrare?
- Se tu fossi stata/o nei loro panni, avresti lasciato il tuo paese per migrare clandestinamente in un altro paese?
- Nella tua scuola ci sono ragazzi e ragazze stranieri/e o immigrati di seconda generazione? Credi che ci siano dei pregiudizi, discriminazioni, o delle facilitazioni o eccessivi aiuti nei loro confronti o nei confronti degli immigrati in generale? Secondo te i migranti hanno dei diritti e doveri? Quali?
- Come l’Italia e l’Europa, secondo te, possono cercare di trovare soluzioni al fenomeno dei migranti?
Editoriale e sommario di Pedagogika 2015_IXI_4 (non disponibile al momento della redazione dell’articolo)