L’invenzione del termine ‘personagge’ nasce dall’intento di ridefinire le nuove figure di donne che abitano romanzi, film, serie televisive, spettacoli teatrali, autobiografie, arti visive e poesie, in preparazione del Convegno della Società Italiana delle Letterate (Sil) del 2011.

La ricerca sui personaggi femminili, tema del convegno, ampiamente illustrata nel volume, porta alla luce una novità epocale del canone narrativo: nuove figure multiple, costruite con elementi multiformi, che si muovono e si ripropongono in diversi contesti, dal romanzo allo schermo, dalle scene teatrali al fumetto.

Non sono fedeli a modelli e non li riproducono, anzi spesso, come accade in narrazioni che vivono nell’epoca di ciò che viene dopo: dopo il moderno, dopo il femminismo, dopo la fine dei grandi sistemi ideologici, con i modelli ci giocano.

Raccontano di problematiche spesso inquietanti, transizioni, esperimenti, trasformazioni, e in queste narrazioni si possono trovare gli strumenti del divenire, per mutare il senso, in un mondo che cambia.

L’analisi critica di questo testo è arricchita dalle risposte di alcune note scrittrici italiane alle domande di un questionario sulla creazione delle loro personagge che conducono ad un indice estremamente significativo e variegato delle nuove figure femminili del dopo femminismo e suggeriscono una riflessione interessante sui contenuti, le modalità, le strategie e i processi della scrittura moderna, illustrando le complesse relazioni che nascono tra autrice, narrazione e personagge.

Margherita Strigelli

L’invenzione delle personagge

a cura di Roberta Mazzanti, Silvia Neonato, Bia Sarasini

Iacobelli, 2016
14 €, 213 p.