Riassunto e prospetto tabellare dei cambiamenti degli statuti dell’Unione femminile nazionale dal 1905 al 2016.
A cura di Rebecca Maroni, Camilla Prampolini, Francesca Sorrentino, studenti della IV dell’Istituto superiore Virgilio. Tutor aziendale Eleonora Cirant, tutor scolastica Riccarda Dall’Oro.
Programma utilizzati: Word.

Anno 2015

confronto statuti completo

L’Unione sorge con l’intento di raccogliere in un’unica sede le organizzazioni femminili, progetto che si realizzerà con l’atto di compravendita della casa presso Corso di Porta Nuova, nel 1910. L’Unione femminile nasce nel 1899 come associazione, quindi come ente composto da un insieme di persone, in questo caso donne e uomini (tre) di ogni ceto sociale e con ideologie differenti, uniti da un fine comune. Il primo statuto è stato redatto nel 1905 dal comitato promotore dell’Ufn dopo la costituzione in società anonima cooperativa, con sede a Milano “centrale” [sic]. Una cooperativa è un’impresa collettiva che soddisfa bisogni economici, sociali e culturali a condizioni più vantaggiose di quelle che il mercato è in grado di offrire.
I cambiamenti più significativi rispetto al primo statuto sono: il passaggio da Unione Femminile a Unione Femminile Nazionale e l’aggiunta di tre articoli riguardanti le donazioni associate al capitale in un conto a parte con il fine di migliorare l’esercizio dell’Azienda. Queste modifiche sono introdotte nel 1906.
Il cambiamento radicale avviene nel 1954 ove verrà messo a soqquadro l’ordine prestabilito nel primo statuto; infatti i titoli subiscono modifiche a livello contenutistico e nozionistico (eliminazioni parti prolisse). Gli arbitri, nominati dall’assemblea, formavano prima un collegio composto da tre membri in carica per tre anni (con possibilità di essere rieletti), con obbiettivo di appianare le controversie tra Soci e Società. Da questo anno essi non sono più citati nello statuto, in quanto nessuno ricoprirà più questa carica. La durata della società rimane in tutti gli statuti prorogabile; nel 1954 è stata fissata sino al 15 Marzo 1975, lo statuto del 18 Aprile del 1986 fissa la data al 2025, mentre in quello ancora in vigore è stata pattuita la data del 31 Dicembre 2050. E’ necessario sottolineare che gli statuti del ’54 e dell’86 presentano lo stesso tipo di struttura e contenuto.
Ulteriori modifiche sono fatte sullo statuto attuale, cioè quello del 17 Dicembre 2004, con numerose aggiunte tanto da portare il numero di articoli a 38, a differenza dei precedenti 29 (1905 e 1906 solo 24 articoli).
I nuovi punti sono volti a sottolineare lo svolgimento e lo scopo dell’attività mutualistica con le relative normative. Il ruolo dei soci viene sottolineato con diritti e obblighi, tra cui il controllo diretto e l’eventuale trasferimento delle azioni. Recesso, esclusione e morte del socio sono nuovi aspetti introdotti in questo anno. Le assemblee vengono suddivise, i nuovi articoli riconducibili ad esse approfondiscono meglio il loro ruolo all’interno della società. Anche il ruolo degli amministratori subisce un cambiamento con i relativi poteri di gestione. Vengono introdotte le deleghe e la rappresentanza che spetta al consiglio di amministrazione.