Dalla Casa delle donne di Milano apprendiamo che il Comune metterebbe in dubbio la continuità della sede in via Marsala. Noi siamo profondamente dispiaciute e, nel manifestare il nostro sostegno, invitiamo la Giunta comunale ad impegnarsi per garantire che la Casa delle donne resti nella sede dove è attualmente.
Sono stati fatti molti passi da quando, per iniziativa dell’allora consigliera Anita Sonego e del Tavolo per la Casa da lei promosso, il Comune, con la Giunta Pisapia, ha offerto in comodato un piano della ex scuola di Via Marsala. Grazie al lavoro delle donne che lo hanno gestito in questi anni, lo spazio ha assunto una fisionomia calda, accogliente. E’ diventato un luogo politico ma anche un luogo intimo in cui moltissime donne, diverse per appartenenza generazionale, classe e provenienza territoriale, si sono riconosciute, in cui hanno trovato un punto di riferimento cittadino. costruendo reti di relazioni politiche e private.
La Casa oggi è un luogo di riflessione, di confronto tra diverse realtà cittadine e di solidarietà femminile, grazie alle grandi energie messe in campo.
Già nel 1899, il Programma costitutivo dell’Unione femminile prevedeva come obiettivo principale l’apertura di un Casa comune alle donne e associazioni milanesi allo scopo di riunire in un unico luogo “forze disgregate e disperse”, per la conquista dei diritti sociali, civili e politici delle donne.
La Casa delle donne agisce in questo solco ed ha il grande merito di avere fattto lievitare il movimento politico delle donne. L’Unione fa la forza e a questo progetto, che non deve essere interrotto, va il nostro sostegno.
L’Unione femminile nazionale