Ogni volta che una donna viene uccisa per mano di un uomo si aggiorna il contatore delle morti da relazione, ci si indigna ma poi ci si rassegna. Nelle testate giornalistiche la notizia scivola sempre più in basso. Eppure i femminicidi sono tragedie assolutamente evitabili. Le convenzioni e le leggi, in Europa e in Italia, ci sono. Le politiche pensate per creare un diverso approccio culturale nei confronti del rispetto del genere femminile anche. Si tratta allora di lavorare sulla cultura, di applicare gli istituti, di fare i processi in maniera intelligente, di lavorare con un approccio multidisciplinare sul caso, di formare tutti gli operatori che vengono a contatto con una donna vittima di violenza.

L’Autore ha voluto raccogliere tutto il materiale esistente – convenzioni internazionali, leggi nazionali, provvedimenti di indirizzo politico, buone pratiche adottate – per creare uno strumento di informazione e di formazione utile a tutti i soggetti – magistrati, avvocati, operatori di polizia giudiziaria, assistenti sociali, operatrici dei centri antiviolenza, personale sanitario – che ogni giorno, per passione o per necessità, si trovano a contatto con una donna vittima di una delle tante forme di violenza che l’inadeguatezza del genere maschile è in grado di provocare.
Nel capitolo introduttivo Non è mai l’otto marzo l’autore ha voluto però raccontare, con un linguaggio libero e poco tecnico, tutto quello che si nasconde realmente dietro il fenomeno della violenza di genere, dalla difficoltà ad operare, ai pregiudizi esistenti, agli effetti anche terapeutici di un processo penale condotto con sensibilità e capacità.
Crimini contro le donne è dunque un libro poliedrico perché presenta tratti narrativi e da manuale agile ed è corredato da una serie di strumenti utili per chi deve poi concretamente operare con la sofferenza. Con il chiaro messaggio che in questo settore l’improvvisazione non è consentita.

Fabio Roia è magistrato dal 1986. Già sostituto procuratore presso la Procura di Milano addetto al Dipartimento “fasce deboli”, è stato componente del Consiglio Superiore della Magistratura nella consiliatura 2006-2010. Successivamente ha ricoperto la carica di Presidente di collegio nella sezione specializzata del Tribunale di Milano per reati commessi in danno di soggetti deboli. Attualmente svolge le funzioni di Presidente di Sezione presso il Tribunale di Milano, nella sezione misure di prevenzione ed è componente, quale magistrato designato in rappresentanza di tutti gli uffici giudiziari della Lombardia, al tavolo permanente in tema di “interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza” istituito dalla Regione Lombardia, in attuazione della Legge Regionale 11/2012. Collaboratore del blog del Corriere della Sera la 27 Ora, nel 2016 è stato premiato dal Corpo Consolare di Milano e della Lombardia “per il suo costante impegno nel contrasto alla violenza contro le donne”. È autore, con Stefania Crema, di La tutela dell’infanzia. Normativa ed intervento giudiziario (Unicopli, 2004) e, con A.C. Baldry, di Strategie efficaci per il contrasto ai maltrattamenti e allo stalking. Aspetti giuridici e criminologici (FrancoAngeli, 2012).

Crimini contro le donne. Politiche, leggi, buone pratiche

di Fabio Roia

Franco Angeli, 2017

183 p. ; 21 €