Nel 2012 alcune donne detenute nella Casa circondariale di San Vittore esprimono il desiderio di uno spazio di creatività in cui realizzare biglietti per figli e figlie.
Si apre così un percorso dentro/fuori San Vittore, che settimana dopo settimana diventa un appuntamento fisso dedicato alla pittura, al disegno, all’espressività.
Le opere create nel corso del laboratorio di libri d’artista e di origami hanno viaggiato fuori dalle mura del carcere nel corso di varie esposizioni, mentre al suo interno alcune pareti sono state reinventate con il laboratorio di piuttura murale.
A raccontare questa esperienza è la conduttrice del laboratorio d’arte, Antonella Prota Giurleo, che con la Cgil di Milano ed altre persone ha permesso di dare espressione alle attitudini delle donne.