Vi invitiamo caldamente a visitare la mostra di Andrea Bowers allestita alla Galleria di Arte Moderna di Milano fino al 18 dicembre 2022. I codici espressivi dell’artista contemporanea entrano in dialogo e risonanza con documenti da archivi storici (inclusi il nostro) e con opere di arte moderna.

Il percorso espositivo, infatti, si sviluppa nei cinque ambienti al piano terra della GAM, combinando lavori iconici e nuove ambiziose produzioni che testimoniano la grande versatilità linguistica dell’artista: dall’insegna al neon Another Kind of Strength (after Alessandra Chiricosta’s book “Un altro genere di forza. Costruzione sociale e filosofica della debolezza del corpo femminile e del mito della forza virile”, 2019), (2022) che apre la mostra, al video documentario dedicato ad una lezione di “autocoscienza combattente femminista” tenuta da Alessandra Chiricosta all’interno di Villa Reale, dai dipinti su collage di cartoni riciclati, alle due nuove suggestive installazioni ambientali dei Political Ribbons (Fondazione Furla / GAM Milan), edei Feminist Fans.

ANDREA BOWERS. Moving in Space without Asking Permission. A cura di Bruna Roccasalva.
Mostra promossa da Fondazione Furla e GAM – Galleria d’Arte Moderna, Milano.
GAM – Galleria d’Arte Moderna, Milano.
15 settembre – 18 dicembre, 2022

ANDREA BOWERS

Andrea Bowers è un’artista e attivista americana la cui ricerca combina pratica estetica e impegno politico da una prospettiva femminista. Da circa trent’anni l’artista indaga questioni fondamentali come la parità di genere, i diritti della donna e dei lavoratori, l’immigrazione e l’ambientalismo, attraverso un approccio formale di forte impatto visivo e una sperimentazione linguistica che abbraccia un’ampia varietà di mezzi espressivi, dal disegno al video, dall’installazione al neon. La sua capacità di restituire argomenti complessi in un vocabolario accessibile e diretto è il perfetto esempio di come l’arte possa, attraverso il potere estetico dei suoi linguaggi, veicolare messaggi socialmente rilevanti. 

Moving in Space without Asking Permission

Prima mostra personale di Andrea Bowers in un’istituzione italiana, Moving in Space without Asking Permissionoffre un’esperienza immersiva all’interno del lavoro dell’artista e del suo impegno nella lotta per la parità di genere e l’emancipazione della donna.

La mostra, cura di BrunaRoccasalva, fa parte di una più ampia riflessione sul femminismo che Bowers porta avanti da tempo, e si concentra in particolare sulla relazione tra femminismo e autonomia corporea, con uno sguardo rivolto sia al presente sia alla storia del nostro Paese. Ogni progetto di Bowers parte da un approfondito lavoro di ricerca sul contesto in cui si trova a operare e dall’incontro con il suo tessuto sociale. In questo caso Moving in Space without Asking Permission prende le mosse dal confronto dell’artista con alcune esperienze femministe italiane di oggi, in particolare con il lavoro della filosofa e attivista Alessandra Chiricosta che studia e insegna l’esercizio delle arti marziali come strumento di auto consapevolezza corporea e di rottura rispetto agli stereotipi di genere. Il progetto nasce anche in risposta alle specificità del contesto della GAM: un museo la cui collezione rimanda al periodo storico tra Ottocento e Novecento, quando il movimento di emancipazione femminile in Italia muoveva i primi passi.

Furla series

Andrea Bowers. Moving in Space without Asking Permissionè la quarta edizione del progetto Furla Series, ed è il frutto della collaborazione tra Fondazione Furla e GAM, una patnership iniziata nel 2021 con la mostra di Nairy Baghramian e recentemente rinnovata per la realizzazionedei successivi appuntamenti del ciclo. 

Furla Series èil progetto che a partire dal 2017 vede Fondazione Furla impegnata nella realizzazione di mostre in collaborazione con importanti istituzioni d’arte italiane, con un programma pensato per dare valore e visibilità al contributo fondamentale delle donne nella cultura contemporanea.

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