Leira Maiorana ricostruisce i profili e i contributi delle donne che scrissero su “Mercurio”, mensile di “politica, arte, scienze” fondato nel 1944 dalla scrittrice Alba de Céspedes e da lei diretto fino alla chiusura, nel 1948.
Alba de Céspedes e la scrittura femminile nella rivista “Mercurio” (1944-1948) è uno degli ultimi arrivi nella sezione della biblioteca dell’Unione femminile dedicata alle tesi di laurea. Sezione costantemente incrementata dalle studiose che frequentano la biblioteca e gli archivi.
Si tratta di una ricerca originale e approfondita che si muove sia sul piano filologico che su quello letterario. L’autrice, infatti, da un lato analizza elementi tratti dalla documentazione d’archivio: carteggi tre le scrittrici, dattiloscritti, manoscritti; dall’altro propone scritti editi ed inediti alla luce di un contesto culturale poco esplorato dalla storiografia letteraria.
“Mercurio”, rivista antifascista ma senza spiccati orientamenti di partito, ha ricevuto poca attenzione da storia e critica letteraria e si presenta dunque come terreno di esplorazione ideale.
Tra le firme della rivista, compaiono grandi nomi del panorama politico e letterario-culturale, tra cui Carlo Sforza, Pietro Nenni, Giuseppe Saragat, Corrado Alvaro, Alberto Cianca, Ignazio Silone, Alberto Moravia, Mario Berlinguer, Riccardo Bauer, Aldo Garosci, Paolo Treves, Francesco Jiovine. Scrive l’autrice:
Per la sua direttrice, “Mercurio” non è mai stato un modo di diffondere la propria scrittura, infatti i suoi scritti sul mensile sono pochissimi […]. “Mercurio” per de Céspedes è un modo per riannodare i fili dispersi a causa della guerra, per sfidare i nazifascisti che ancora occupavano metà Italia fino al 1945, e per ritrovare un ruolo per se stessa nel panorama storico e culturale. Rappresenta anche una continuazione del programma radiofonico condotto a Radio Bari, “l’Italia combatte”, in cui lei, con il soprannome di Clorinda, raccontava la realtà della guerra e della Resistenza.
Un capitolo introduttivo è dedicato alla rivista, al ruolo di de Céspedes “direttore-dittatore“, alla trama di relazioni che ruotavano intorno a lei ed al suo salotto letterario, al suo rapporto con il femminismo.
La parte più consistente è dedicata alle scrittrici, ai rapporti epistolari, all’analisi dei loro contributi. Sono Sibilla Aleramo e Gianna Manzini, Ada Negri, Paola Masino, Orsola Nemi, Antonietta Drago, Anna Banti, Grazia Deledda, Maria Eisenstein, Pina Milani, Bianca Ugo. Le giovani poetesse Fernanda Romagnoli, Corinna Mali, Nedda Falzolgher, Biagia Marniti.
Tra le scrittrici straniere tradotte su “Mercurio” per la sezione narrativa: Katherine Mansfield, Lila Nakou, Betty Smith, Dorothy Parker, Gabriela Mistral, Virginia Woolf. Un capitolo a parte è dedicato ad Ethel Bush, la firma femminile più ricorrente, che scrive da Londra raccontando la realtà della guerra e dell’immediato dopoguerra.
Una parte della tesi è dedicata alle partigiane, non scrittrici di professione, che raccontano la propria esperienza nella Resistenza. Sono Palma Bucarelli, Francesca de Giuliani, Anna Maria Enriquez Agnoletti, Ada Alessandrini e A. L., incognita diffonditrice di giornali clandestini.
E infine, il dialogo epistolare con Natalia Ginzburg sulla condizione femminile e l’articolo di Maria Bassino, avvocata impegnata nell’accesso delle donne alla magistratura e autrice per “Mercurio” di un articolo in cui ricostruisce il dibattito all’interno della assemblea Costituente sull’articolo 98, dedicato appunto a regolare questo ambito.
Alba de Céspedes e la scrittura femminile nella rivista “Mercurio” (1944-1948)
Tesi per il corso di laurea magistrale in Filologia moderna e italianistica, Facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli studi di Palermo.
Di Leira Maiorana
Relatrice prof.ssa Ambra Carta
Anno accademico 2012/2013
295 pp.