IN AGENDA

“Un giorno bellissimo”.
Il 2 giugno visto dalle donne

Martedì 6 giugno, ore 18.00
Letture di Chiara Continisio

Come può essere un giorno in cui la democrazia ufficialmente rinasce, gli uomini tornano a votare dopo vent’anni e le donne ci vanno per la prima volta, e insieme prendono nelle loro mani il difficile compito di ricostruire dalle macerie (anche morali) il loro paese, per se stessi e per le generazioni future? Un giorno bellissimo, senz’altro.
Lo scopriamo attraversando il racconto della vita quotidiana di quegli anni duri ma pieni di sogni e lasciando che a parlare siano le donne.
La lettura all’Unione femminile è una versione ridotta della lezione-spettacolo in scena l’8 giugno 2017, ore 20.45 NuovoTeatroAriberto, via Daniele Crespi 9, Milano.

Più info sul sito: https://unionefemminile.it/compositrici-concerto-pianoforte-e-flauti/
Evento su Facebook https://www.facebook.com/events/111514112772400

La signorina Kores e le altre. Donne e lavoro a Milano 1950-1970

Martedì 6 giugno, ore 20.30
Presentazione del libro

Una ricerca storica, un libro prezioso e ricco di immagini, che mette in luce il contributo del lavoro delle donne al miracolo economico nei diversi ambiti: l’industria, il sindacato, l’immigrazione, l’editoria, la televisione, i giornali, la moda, la magistratura, la fotografia, l’arte, il design, i servizi sociali. Un’opera collettiva, edita da enciclopediadelledonne.it, che racconta la storia di molte: in tante e tanti l’abbiamo vissuta, chi direttamente, chi indirettamente attraverso i racconti della madre o della nonna.

Più info sul sito: https://unionefemminile.it/la-signorina-kores-e-le-altre/
Evento su Facebook: https://www.facebook.com/events/307119636397287/

ULTIMI ARRIVI IN BIBLIOTECA

Il primo voto. Elettrici ed elette
Patrizia Gabrielli, Castelvecchi, 2016

Con stile fresco e discorsivo, basato su materiali editi e inediti, il libro di Patrizia Gabrielli ricostruisce la partecipazione femminile tra la guerra e i primi anni della Repubblica, prestando particolare attenzione alla dimensione politica e biografica delle donne elette, secondo una metodologia di ricerca che consente di tenere salde le elaborazioni con le pratiche politiche, le culture, l’appartenenza sociale e di genere.

Il 1946, le donne, la Repubblica
Patrizia Gabrielli, Donzelli, 2009

L’autrice ricostruisce il clima di quelle giornate elettorali, gli orientamenti dell’opinione pubblica, l’intensa attività di pedagogia politica dispiegata dalle associazioni femminili di massa e la loro significativa presenza nei processi di integrazione delle italiane e degli italiani nella democrazia. Particolare attenzione è rivolta alle elette, alle difficoltà incontrate nel lavoro istituzionale e nella costruzione di un’autorevole rappresentazione della donna politica frontalmente osteggiata da una parte della stampa decisa a svilire e a svuotare, attraverso il richiamo a canoni estetici, le competenze e le professionalità delle elette.

Caro presidente. Gli italiani scrivono al Quirinale (1946-1971)
Teresa Bertilotti, Le Monnier, 2016

Storie di donne e di uomini che si rivolgono alla massima autorità per avere un aiuto economico, un alloggio decoroso, una raccomandazione, per denunciare un’ingiustizia, ottenere riconoscimenti morali, coltivare il rapporto con la patria lontana. A partire dalle lettere conservate presso l’Archivio della Presidenza della Repubblica, l’autrice indaga il rapporto dei cittadini e delle cittadine con l’istituzione e ciò che dalle istanze trapela: i valori, le speranze e le paure di un Paese che non ha ancora smesso di fare i conti con l’eredità lasciata dalla guerra ed è già alle prese con i sogni e i problemi della ricostruzione e dei tempi moderni.

Io non sto a guardare. Memorie di una partigiana femminista
Velia Sacchi, a cura di Angela Pesenti, Manni, 2015

Velia Sacchi nasce a Bergamo nel 1921. Nel 1943, sposata e madre di una bimba di due anni, entra nella Resistenza occupandosi di propaganda antifascista e di trasferimento dei peresguitati in Svizzera. Fortunosamente rilasciata dopo un arresto, lavora a l'”Unità” e fonda l’Associazione femminile per la pace e la libertà, che alla fine della guerra confluisce nell’Udi, Unione donne italiane. Muore nel 2015. In questa autobiografia, che recupera anche pagien di diario, foto, documenti e alcune immagini (tra cui carte d’identità false e la scheda del CNL), c’è il racconto in presa diretta di una vita che legge i grandi e piccoli eventi della storia sempre dal punto di vista della donna.

Le case chiuse
a cura di Franco Martinelli, Record, 1952

“Cronistoria polemica, scientifica e giuridica” sulla regolamentazione della prostituzione, con scritti e discorsi dei senatori Lina Merlin, Umberto Terracini e altri. “Una tavola rotonda sulla quale sta, in mezzo, alla vista di tutti, un problema grosso così, un problema del quale tutti parlano, che ha riempito centinaia di colonne di giornali di tutta Italia, un problema che ha visto l’uno di fronte all’altro migliaia di punti di vista discordanti, e che finalmente si deve definire”.