Sulla base di una ricca documentazione inedita, Sara Follacchio ricostruisce le vicissitudini di una biografia di Gabriele D’Annunzio, pubblicata nel 1931 e ritirata dal commercio per volere di Mussolini appena poche ore dopo dal suo ingresso nelle librerie del Regno.

L’opera di Follacchio fa nuova luce sui rapporti tra Arnoldo Mondadori, D’Annunzio e Mussolini, oltre che sull’autore della biografia, l’ingegnere-umanista Federico Vittore Nardelli, sulle “complici” Ester Traversari e Natalia Danesi, giornaliste e donne fuori dall’ordinario.

Ne emergono le ambiguità del mercato editoriale italiano sotto il fascismo, il declino umano e artistico del poeta, i rapporti tra i generi nel Ventennio.

Dalla postfazione di Enzo Fimiani:

Sul palco, all’interno di tale scenario, lo spettatore è chiamato a seguire gli intendimenti, le manovre, gli obiettivi, gli atti di un notevole e compromesso personaggio come Nardelli; di figure femminili straordinarie e multiformi, quali Ester Traversari e Natalia Danesi; di grandi (e, in alcuni casi, rapaci) editori nazionali, quali Treves e Mondadori; di premurosi e inquietanti “custodi” del Vate nel suo, piuttosto trafficato, eremo di Gardone; di uomini che operano negli Stati Uniti, oltreoceano, e quindi in un contesto assai diverso; di esponenti degli apparati di regime; di rappresentanti più o meno improbabili della cultura italiana del periodo. Insomma, l’intreccio inestricabile di interessi individuali e politici in senso lato costituisce la trama stessa della vicenda, perciò, in molti passaggi oscura e, in altri, quasi canagliesca.

L’Arcangelo. Vita e miracoli di Gabriele D’Annunzio. Storia di una biografia dimenticata

di Sara Follacchio
prefazione di Gianni Letta
postfazione di Enzo Fimiani

Ed. Ianieri, 2013
185 p., 20€