Dalla parte della bambine è stata una piccola casa editrice che nel corso degli anni Settanta e primi Ottanta ha pubblicato fiabe femministe per bambine e bambini. Tra le sue fondatrici vi è Adela Turin, il cui fondo bibliografico e archivistico è stato di recente acquisito dall’Unione femminile nazionale. Ed è riferendosi a questo materiale che Anna Travagliati ha ricostruito come tesi di master la vicenda di “una delle più originali iniziative editoriali per l’infanzia degli ultimi decenni”, importante non solo per i contenuti d’avanguardi ma anche per l’impatto sul mercato: la prima edizione di Rosaconfetto (3000 copie in Italia, 6000 in Francia), andò esaurita nel giro di un mese e altre due ristampe vennero fatte nei mesi successivi. E questo nonostante

l’ostitilità della parte più tradizionalista del paese, il disdegno del femminismo organizzato e le difficoltà economiche

I libri, “molto curati sia dal punto di vista del contenuto che della grafica e dell’apparato editoriale”, sono tradotti in francese, inglese, spagnolo, tedesco, svedese, norvegese e danese. E mentre continuarono ad essere pubblicati all’estero anche dopo la chiusura della casa editrice, avvenuta nel 1982, in Italia bisognerà attendere l’anno 2000, quando Motta Junior li riportò in libreria in un nuovo formato.

Oltre all’esame della rassegna stampa italiana ed estera conservata in archivio, la tesi contiene anche l’analisi dei 34 volumi pubblicati fra il 1975 e il 1982. Alcuni di essi sono “ormai dei classici“, per dirla con le parole della illustratrice Nella Bosnia, una delle protagoniste di questa vicenda editoriale. Il condizionamento della bambina come oggetto sessuale, la famiglia e la divisione sessuale dei ruoli, il mopolio maschile della cultura, il divorzio, l’amicizia e l’amore tra donne, il monopolio al maschile della medicina, la dicotomia delle virtù femminili e maschili sono alcuni dei temi trattati.

Vi sono i casi di libri che oggi chiameremmo grafic novel. Alcune affrontano temi ancora oggi tabù, come il ciclo mestruale e il dolore nel parto, altre raccontano profili storici, altre si occupano di rivisitare il mito e le fiabi tradizionali:

I disegni di Piccola sirena sono splendidi: con uno stile personale e originale, di sicuro raro nell’editoria per bambini dell’epoca, ci immergiamo in una delle favole più famose di Andersen, ma la curatrice avverte fin da subito: «Abbiamo dirottato, all’ultimo momento, verso un porto più felice la bellissima storia di Hans Christian Andersen. Il poeta, interpellato, ha alzato le spalle: la lotta delle donne non è affar suo».

Dedicata alle adulte la collana Donnalunastrologia. Dodici volumetti in cui alla descrizione del segno zodiacale si accompagna una donna della storia, di cui viene descritta la biografia insieme alle circostanze astrali relative al segno. Mentre due volumi sono dedicati al sessimo nei libri di testo, in casa e a scuola.

La tesi è corredata dalle foto delle copertine, da un prospetto riassuntivo dei titoli e delle autrici, oltre che dall’indice dei nomi.

Alle figlie del femminismo: una casa editrice dalla parte delle bambine

tesi di master di Anna Travagliati, relatore Roberto Cicala. Università degli studi di Pavia, Collegio Santa Caterina da Siena, Master di I livello Professioni e prodotti dell’editoria

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