Il 2 aprile 1933 si tiene la commemorazione per la recente scomparsa di Ersilia Bronzini Majno. La ricorda Nina Rignano Sullam, amica da 35 anni e compagna nella creazione dell’Unione Femminile e delle altre opere che scaturirono dall’impegno sociale loro e delle altre donne che ne condivisero gli ideali.
Ideali socialisti, per Ersilia, Nina e altre fondatrici dell’Unione, cui si univa un’attenzione particolare per la condizione femminile e dell’infanzia.
Sì, malgrado la sua profonda fede nell’organizzazione e nel principio, che l’elevazione dei lavoratori – uomini e donne – dovesse essere opera di loro stessi (elevazione materiale e morale, perché non poteva concepire mai l’una disgiunta dall’altra), Ersilia Majno aveva dovuto persuadersi, nei contatti avuti con l’ambiente operaio, che la difesa della donna e dell’infanzia non era abbastanza sentita dagli uomini di tutti i partiti, anche dei più avanzati, i quali, tranne poche elette eccezioni, finivano col disinteressarsene.
Nella sua prolusione, Nina Rignano ripercorre l’attività di Ersilia, più intensa fino al ’15, concentrata sull’Asilo Mariuccia negli anni successivi.
L’opuscolo contiene anche i discorsi di Anonio Raimondi, Pier Gaetano Venino e Carlo Foà.