In questa tesi di laurea, l’autrice descrive il fenomeno della prostituzione di donne e transessuali immigrate in Italia, indagando la coesistenza di consenso, coercizione e scelta.

L’ipotesi di partenza è che tra prostituzione volontaria e prostituzione forzata via sia continuità e che la categoria di vittima non sia sufficiente a descrivere i percorsi di donne  e transessuali coinvolte nello sfruttamento sessuale:

La nostra ipotesi consiste nel ritenere poco adatta la categoria di vittima, poiché situa in secondo piano lo spazio della decisionalità dei soggetti; costituisce inoltre un’etichetta che rischia di suffragare una divisione delle persone che si prostituiscono tra vittime da salvare e colpevoli che scelgono il loro mestiere e che sono, in virtù di questa scelta, stigmatizzate. (P. 6)

I soggetti della ricerca sono donne e trans migranti che esercitano o hanno esercitato l’attività di prostituzione nelle strade, negli appartamenti e nei locali di Milano o di altre città e paesi del territorio lombardo. La prima parte della tesi offre un quadro delle differenti narrative che circondano il tema del traffico di esseri umani e le politiche intese a contrastarlo. La seconda parte è dedicata alle testimonianze, ricavate dalla ricerca sul campo.

La ricerca è scaturita dall’attività di Anna Ferrario come volontaria nell’unità di strada dell’associazione Lule, che dal 1998 si occupa di prostituzione e tratta a scopo di sfruttamento sessuale svolgendo attività a favore di persone immigrate.

Le testimonianze, di cui sono riportati ampi brani, sono state raccolte sia nelle conversazioni informali che si verificavano durante le uscite notturne dell’unità di strada, sia attraverso 6 interviste semi-strutturate, di cui 4 appartenenti al progetto Fuoriluogo dell’Associazione Lule e 2 realizzate grazie ai contatti dello Sportello Trans
dell’Associazione Ala.

Assumere il tema della scelta come filo conduttore permette all’autrice di entrare nella materia in modo originale e rispettoso e ci permette di guardare contemporaneamente al soggetto che la compie e al contesto in cui si compie.

le persone che cercano di migrare oggi non sono così facilmente ingannate e truffate, al contrario sono spesso consapevoli che molti dei lavori in offerta nei paesi di destinazione si trovano nel commercio del sesso. Tuttavia accettano questo mestiere perché pensano sia il modo più veloce di realizzare i loro progetti per pagare il debito di viaggio e per mandare soldi a casa. Il concetto di scelta dunque appare strettamente collegato alla mancanza di possibilità di progetti alternativi o di accesso ad altre opportunità lavorative e in alcuni casi la costrizione economica influenza direttamente le decisioni riguardo la partenza. La scelta matura sempre nell’ambito di un contesto di vincoli e condizionamenti, ma anche ambizioni ed aspettative di miglioramento ed è accompagnata da una percezione di assenza di prospettive. (P. 104)

 

Anna Giulia Ferrario / La prostituzione migrante tra coercizione e consenso: punti di vista, motivazioni all’agire e percezioni di chi si prostituisce. Tesi di laurea.

Relatrice: Daniela Danna. Correlatrice: Monica Santoro.

Anno accademico: 2012/1013

Università degli studi di Milano, Facoltà di Scienze politiche. Corso di laurea in Scienze sociali per la ricerca e le istituzioni.

E.C.