Una selezione di trasmissione radiofoniche e televisive sulle donne nella prima guerra mondiale

L’Unione femminile nazionale nella Grande Guerra

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Quando scoppia la prima guerra mondiale, l’Unione ha già una solida esperienza in campo socio-assistenziale e un forte radicamento nella realtà politica e culturale milanese ed italiana. Qualità che mette in campo per “lenire i mali della guerra” attivando una molteplicità di iniziative.

Produzione UFN

 

Da Video Rai.TV “Correva l’anno”

La guerra delle donne, puntata del 18/09/2015

Link: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a94dd5c8-4b19-4d0b-9656-88a601ee3e8b.html

Interviene Stefania Bartoloni, storica.

 

Da Rai Storia

Le donne e la Grande Guerra

Link: http://www.grandeguerra.rai.it/articoli/le-donne-e-la-grande-guerra/28757/default.aspx

Durante la Grande Guerra, poiché gli uomini validi furono quasi tutti chiamati alle armi, rimasero scoperti posti di lavoro negli uffici, nelle fabbriche, nelle industrie tessili, persino nella produzione bellica e in quella agricola. Le donne, dopo un temporaneo addestramento, furono pronte a sostituire gli assenti, cosicché la manodopera femminile crebbe considerevolmente. Diventate nuove protagoniste, si resero consapevoli della loro resistenza e tenacia e quindi necessarie al cosiddetto “fronte interno”.

Trasmissione a cura di Carlo Lucarelli. Interviene Beatrice Pisa, storica.

Tre angoli reggono la casa. Le portatrici Carniche

Link: http://www.grandeguerra.rai.it/articoli/tre-angoli-reggono-la-casa/25455/default.aspx

Le donne durante la prima guerra mondiale ebbero un ruolo di primo piano, e non solo nelle retrovie. In Carnia (Friuli), alcune di loro, fin da giovanissime, rischiarono la vita per rifornire gli uomini che combattevano al fronte.

Trasmissione a cura di Carlo Lucarelli. Interviene Mirella Serri, scrittrice.

I postriboli militari (con Emilio Franzina, storico)

Link: http://www.grandeguerra.rai.it/articoli/i-postriboli-militari/28762/default.aspx

Nei primi mesi della Grande Guerra, dietro le linee di combattimento, spuntarono postriboli militari, spesso su carovane che avanzavano o retrocedevano a seconda dei vari spostamenti delle truppe. La donna quindi non è solo custode della patria e della casa, né semplicemente angelo che dà sollievo e conforto, ma anche oggetto di desiderio. Un’altra figura ricorrente nell’esperienza femminile durante la Grande Guerra è quella della prostituta, costante presenza che accompagna il militare nella concreta e durissima quotidianità bellica.

Trasmissione a cura di Carlo Lucarelli. Interviene Emilio Franzina, storico.

Le crocerossine

Link: http://www.raiscuola.rai.it/articoli/le-crocerossine/28760/default.aspx

Tra i vari aspetti del mondo femminile durante il primo conflitto mondiale, ci fu una notevole mobilitazione di donne e ragazze volontarie della Croce Rossa(e di altre associazioni di soccorso). Gli ospedali nelle retroviee non solo si riempirono di infermiere impegnate nel prestare soccorso e conforto ai militari feriti e reduci dalla guerra di trincea. I compiti in cui la donna è più frequentemente rappresentata al tempo della Grande Guerra sono quelli più tradizionali dell’infermiera e della dama di carità, che sottolineano il ruolo tipicamente femminile di angelo consolatore, di custode, assistente e supplente dell’uomo.

Trasmissione a cura di Carlo Lucarelli. Interviene Beatrice Pisa, storica.

 

Da Radio Popolare, “Autista moravo”

Link: http://blog.radiopopolare.it/autistamoravo/2015/05/19/donne-e-grande-guerra/#more-697

Cent’anni fa eravamo alla vigilia del voltafaccia della maggioranza dei parlamentari che concedono, sull’onda della piazza, i poteri di guerra al Governo italiano. Gli uomini partono per il fronte, negli uffici e nelle fabbriche vengono sostituiti dall’esercito di riserva delle donne. Un’emancipazione che durerà il tempo della guerra: dopo il 4 novembre 1918 e fino alla Resistenza, alle donne non resterà che il focolare domestico. Due donne speciali però incarnano quegli anni burrascosi: Angelica Balabanoff, pasionaria socialista, e Margherita Sarfatti, convertita all’interventismo e poi al fascismo. In questa puntata di “Autista moravo” scoprirete cosa ha unito e cosa ha diviso queste due formidabili donne.

Trasmissione a cura di Danilo De Biasio. Hanno colloborato a questa puntata Silvia Giacomini e Eleonora Dall’Ovo.

Qui il podcast.